La nostra community di è fatta di tante persone e storie diverse. Vi abbiamo raccontato la storia di Nuccia, la nostra prima e più grande sostenitrice, e quella di Nicola, che ci ha raccontato come ha superato le proprie paure sociali con la nostra #cucinadiffusa. In passato, vi abbiamo presentato Toni, studente che di economia e rapper che ha trovato nel nostro modello di #socialeating un altro palco dal quale comunicare attraverso la cucina, e Lucia, casalinga con un passato nella ristorazione che si è innamorata della possibilità di guardare in faccia coloro per cui prima cucinava dietro le quinte. Oggi vogliamo farvi conoscere Michele, un altro dei nostri SoChef più attivi, che ha accettato di essere intervistato per l’occasione.

Essere SoChef o SoDiner ha molti vantaggi. Dal punto di vista materiale, permette di arrotondare e/o risparmiare un po’ di soldi e favorisce un uso più consapevole, equo e condiviso delle risorse. Dal punto di vista personale, permette di cambiare la propria giornata con poco impegno e di conoscere persone nuove portando alla formazione di comunità più interconnesse e solidali. 

In questa intervista, Michele vi parlerà di come ha scoperto SoLunch e di perché si è affezionato alla nostra piattaforma.

Copertina: Foto di Daria Sannikova da Pexels

Intervista a Michele Troiano – SoChef

Ciao Michele, parlaci un po’ di te.

Mi chiamo Michele Troiano. Ho 49 anni, sono sposato e ho un bimbo di 3 anni.  Sono un amante della buona cucina, e mi piace molto cucinare per gli amici; lo faccio da quando avevo circa 18 anni. La mia casa è sempre piena di amici che vengono a trovarmi e spesso si fermano per il pranzo, perché dicono che cucino benissimo. Da marzo 2018 sono a casa perché l’azienda per cui lavoravo è fallita, e da quel momento ho pensato: “Se tutti dicono che cucino benissimo, perché non approfittare visto che ho del tempo libero?” Al mattino il bimbo è all’asilo  fino alle 15.30. 

Come hai conosciuto SoLunch, e cosa ti è piaciuto di questa iniziativa?

Avevo già sentito parlare degli Home restaurant e mi sono detto: “Perché non cercare qualcosa per il pranzo?” Mi sono messo alla ricerca su internet e, in un articolo di un giornale, parlavano di una piattaforma chiamata SoLunch. Mi sono iscritto subito e da lì è nato tutto, mi è piaciuto molto fin da subito, anche per la semplicità del sito: in pochi minuti ho fatto tutto. 

Quanto spesso ospiti un SoDiner a pranzo? Pensi che questa realtà abbia attecchito abbastanza a Milano? Cosa cucini di solito?

Sono iscritto da poco tempo, quindi sono ancora all’inizio, ma ho già fatto 4 pranzi con 6 ospiti. Io penso che questa realtà abbia un potenziale enorme e credo si svilupperà con il tempo. 
Di solito cucino piatti tradizionali della cucina regionale; molto spesso del sud, essendo di origine pugliese. Sono un amante dei legumi e della cucina semplice e sana.

L’idea iniziale di SoLunch è partita pensando agli esodati e a tutte le persone che si sono trovate all’improvviso senza lavoro. Con la nostra cucinadiffusa vogliamo combattere il disagio economico e l’isolamento sociale.

Uno dei nostri scopi è promuovere la socializzazione e far nascere nuovi legami. Ti è mai capitato di rimanere in contatto con i tuoi SoDiner?

Sì, mi è capitato con un ospite: ci siamo scambiati il numero di telefono e abbiamo poi condiviso alcune cose di cui avevamo parlato a pranzo.

Come sai, teniamo molto alla sicurezza e per questo non forniamo mai informazioni sugli Chef a chi non ha prima completato tutti gli step di verifica della propria identità e l’indirizzo preciso solo dopo la prenotazione e il pagamento del pasto . Tuttavia, in molti esitano prima di iscriversi perché hanno paura di far entrare gente nuova in casa. Ti sono mai capitate situazioni che ti hanno messo a disagio o spiacevoli?

No, situazioni spiacevoli non mi sono mai capitate, ma spesso gli ospiti mi chiedono: “Ma ti fidi di far entrare sconosciuti in casa?” 
Io certamente non ho timore di far entrare persone estranee e credo che aver paura degli estranei sia insensato: ho viaggiato molto e dagli estranei ho sempre imparato tanto. 

Sei mai andato a casa di altri SoChef?

Non sono mai andato a casa degli altri So chef per il momento. Probabilmente lo farò.

Sai che puoi invitare amici dandogli un codice che puoi personalizzare?

Sì, so che posso invitare amici con il codice personale; spesso lo faccio.

Sai che se ti fa piacere possiamo mandarti del materiale cartaceo personalizzato con il tuo codice che puoi utilizzare per far conoscere la tua #cucinadiffusa?

Sì, mi piacerebbe avere materiale personale. Pensavo anche che sarebbe bello poter avere dei volantini da distribuire – io la butto lì  🙂

Noi di SoLunch ringraziamo Michele per questa bella intervista e invitiamo chi vuole scoprire il mondo della #cucinadiffusa di SoLunch a iscriversi su www.solunch.it !