“Realizzare un grande racconto collettivo che, dal basso,

concorra appunto a rendere i giovani protagonisti del cambiamento,

perché non c’è un pianeta B”.

(Claudia Laricchia)

Il 1 Dicembre, a Villa Clerici, si è tenuto il lancio del progetto Youth Empowerment 4 Environment. Il progetto, attraverso la collaborazione di vari enti partner, si pone l’obbiettivo di educare i giovani alla sostenibilità ambientale e al rapporto con l’ ambiente.

Noi di SoLunch siamo sponsor di questo progetto e non potevamo mancare. Abbiamo parlato della realtà della nostra #cucinadiffusa e, con l’aiuto delle nostre SoChef, ne abbiamo dato una dimostrazione dal vivo. E’ stata una giornata molto intensa e cercheremo di raccontarvela con qualche foto.

L’Ingresso di Villa Clerici
il percorso per entrare

L’evento si è tenuto a Villa Clerici, una perla architettonica nel tessuto urbano di Milano e un polo di alta formazione e divulgazione musicale. All’interno di questa cornice meravigliosa, si è svolta una serata all’insegna dell’arte.

“Ma cosa c’entra l’arte con l’ambiente?”, si chiederà qualcuno. C’entra moltissimo: l’arte è un meta-linguaggio molto potente che può veicolare messaggi ed emozioni – per questo è uno dei tre pilastri su cui si basa #YE4E!

Come ci spiega Claudia Laricchia, il primo di questi tre pilastri è Mindfulness, ovvero avere cura di se stessi, per il benessere proprio e della collettività, acquisendo livelli di consapevolezza e attenzione anche su tutto ciò che ci circonda. […] Il secondo è legato all’arte e alla creatività, ovvero linguaggi potenti che parlano al subconscio e danno una marcia in più all’agire. Poi c’è il digitale, anch’esso con l’obiettivo di mettere insieme tante “climate actions”, da mappare su una piattaforma digitale geolocalizzata

E’ stata un’esperienza molto stimolante. Abbiamo incontrato la fotografa Elena Galimberti, che ha donato una sua foto per la raccolta fondi del progetto (e ci ha anche scattato la foto che fa da copertina a questo post) e abbiamo ammirato le opere degli altri artisti che hanno partecipato alla serata.

Ma non siamo state ferme a guardare!

Il nostro stand degustativo

La nostra #cucinadiffusa non può prescindere da principi di sostenibilità, solidarietà e comunità. Per mostrare dal vivo come funziona la nostra realtà, abbiamo organizzato un piccolo stand. Con noi c’era anche Randa, una SoChef siriana che parteciperà al progetto sull’inter-culturalità che stiamo preparando con Boston Group. Accanto a noi hanno suonato i Mr. Pokarobv, un interessante duo chitarra-theremin formato da Marco Carusino e Daniele Dupuis (che ci ha anche fatto provare il suo strumento). Per noi è stata un’esperienza nuova, visto che non facciamo mai dimostrazioni dal vivo, ma alla fine i presenti erano soddisfatti, e noi eravamo al settimo cielo.

All’opera!
Provando il Theremin
Il Baclava di Randa
Vedere che il nostro cibo è piaciuto è la nostra più grande soddisfazione
pizzette

E’ impossibile raccontare per intero tutto quello che è successo e le persone che abbiamo incontrato – e se avessimo fotografato tutto non avremmo avuto neanche il tempo di allestire lo stand 😉

Il momento saliente della serata è stato la siglatura dell’accordo fra FIDU e la Sustainable Development School – Camelot per realizzare il primo progetto con le scuole. E’ stato il primo passo di un percorso complesso, ma indispensabile: ripartire dall’ambiente e dall’educazione ai diritti umani è uno dei punti fondamentali per lasciare ai nostri giovani un futuro accettabile (lo accennavamo anche nello scorso articolo). Per fortuna, i partner coinvolti sono tantissimi e non possiamo che sentirci fiduciose per questo viaggio che si prospetta intenso e sorprendente. Vi terremo aggiornati per i prossimi sviluppi e continueremo, nel nostro piccolo, a portare avanti il nostro modello di comunità basata sulla condivisione, sulla sostenibilità e sulla socializzazione.

Stay tuned