Noi tutti siamo abitutati a dare per scontati i cibi che mangiamo, specialmente i più semplici e familiari. Eppure anche loro hanno un sacco di cose da raccontarci! Basti pensare al miele, un alimento dolcissimo e antico:

Copertina: Foto di fancycrave1 da Pixabay

Ecco 15 curiosità sul miele

Non va mai a male:

Il miele infatti è uno dei pochi cibi che, se conservato sottovuoto, gode di una vita quasi eterna. Può rimanere commestibile letteralmente anche per millenni: pensate che è stato ritrovato miele ancora commestibile addirittura all’interno di tombe egizie!

Questa non è una magia ma un semplice fenomeno scientifico: essendo una sostanza poco umida e molto acida, non è assolutamente ospitale per la crescita e la proliferazione dei batteri.

Non va messo nel frigo:

Appunto perché non va a male, è inutile conservarlo nel frigo. Il clima freddo e umido del frigo servirebbe solo ad accelerare il processo di cristallizzazione. Inoltre nel frigo potrebbe assorbire umidità e guastarsi.

Non tutte le api fanno il miele:

Quando pensiamo alle api le immaginiamo semplicemente come dei simpatici animaletti a strisce gialle e nere, tuttavia ne esistono circa 20.000 specie diverse! E solo una parte di queste produce miele. La specie che ne produce di più, la più allevata e commercializzata è la cosiddetta Apis mellifera.

Non solo le api fanno il miele:

Per quanto possa sembrare strano, il miele non è prodotto solo dalle api! Esiste infatti una specie di vespa, la Vespa Messicana, che lo produce. Tuttavia questo tipo di miele non è in commercio dato che le vespe si nutrono anche di fiori tossici per l’uomo.

Il miele ha una storia vecchia milioni di anni:

Sappiamo che gli umani lo consumano letteralmente da migliaia di anni, tuttavia le api hanno cominciato a produrlo molto prima che l’uomo se ne accorgesse! Si pensa che le api abbiano cominciato a fare il miele circa 130 milioni di anni fa, e sono stati ritrovati favi fossilizzati risalenti a 3 milioni di anni fa.

Esiste in diversi colori:

E non stiamo parlando di sfumature dorate! In alcune zone degli Stati Uniti infatti gli scienziati hanno osservato come alcune api producessero miele viola, verde o azzurro. Sebbene la causa di questo fenomeno non sia stata individuata con certezza si pensa che derivi da fattori ambientali e dall’alimentazione delle api.

Può essere usato per curare le ferite superficiali:

Infatti è un antibiotico naturale e velocizza il processo di disinfezione e cicatrizzazione.

Contiene antiossidanti:

Che servono a combattere lo stress ossidativo provocato dai radicali liberi. Per questo è un ingrediente molto usato nelle creme per il viso!

Può essere acquistato e consumato anche in forma cristallizzata:

Quando si cristallizza non va buttato: basta reidratarlo con acqua per riportarlo alla sua forma liquida originaria.

Era diffuso anche nell’antico Egitto:

Era usato come valuta di scambio ed era considerato un cibo sacro agli dei.

Era diffuso anche nell’antica Grecia:

Veniva usato infatti come dolcificante principale ed era uno degli ingredienti più comuni nella preparazione dei dolci. Era usato anche per dolcificare e arricchire il gusto del vino.

Le api producono moltissimo miele:

In media un alveare può produrre dai 15 ai 30 kg di miele in un anno. Le api percorrono migliaia e migliaia di km per ottenere questo risultato!

Le api lo usano per sopravvivere all’inverno:

Le api lavorano freneticamente nella bella stagione, quando i fiori sono disponibili e in bocciolo, per poter accumulare abbastanza miele da sopravvivere durante l’inverno. Infatti nella la stagione fredda le api si riuniscono intorno alla regina per creare un ambiente più caldo e si cibano del miele prodotto nel periodo estivo.

Non tutto il miele prodotto da un alveare viene commercializzato:

Un bravo apicoltore sa che non è necessario svuotare completamente un alveare per dire di avere ottenuto un buon raccolto. In realtà basta prenderne un terzo o poco più per ottenerne la quantità necessaria. Infatti è importante che le api mantengano le loro scorte per l’inverno.

Esiste un “uccellino da miele”:

Proprio come un cane da tartufi, l’Indicatore Golanera, guida i suoi padroni verso il miele. Questo volatile africano infatti cinguetta in modo particolare quando trova un alveare.

 

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