Condividere e socializzare. Lucia, casalinga cinquantenne di Milano, non sopporta proprio stare da sola. Con i figli ormai sposati, riempie il tempo con tanta voglia di vivere. Ha due passioni: il ballo e il cucito, oltre alla cucina naturalmente. Oggi ci racconta chi è, condividendo con noi la sua esperienza da SoChef…

 

Lucia in tre parole?

“Simpatica, amorevole e anche un po’ pazza. Amo parlare con la gente, cucinare per loro e ballare…”

 

Ah si? Come balla una donna a cinquant’anni?

“Proprio come una ragazza di vent’anni. Anzi meglio. Adoro ballare il tango con mio marito. Lui inizialmente non voleva, l’idea non lo appassionava, ma ora è più coinvolto di me. Ogni sabato sera passiamo il tempo così e ci piace tantissimo. Il ballo mi fa sentire viva, energica. Invece in cucina riverso tutta la mia creatività. Son due modi di scatenarsi diversi…”

 

Da dove nasce la passione per la cucina?

“Mi è sempre piaciuto. Ho sempre lavorato nella ristorazione come cuoca. Era il mio lavoro, ora non cucino più nei ristoranti ma ho trovato un modo alternativo per farlo. I SoDiner sono i miei nuovi clienti. A loro dedico ancora più attenzione e amore di quando facevo questo di professione. E’ anche per questo che devo dire grazie a SoLunch…”  

 

Cosa cambia tra cucinare in un ristorante e cucinare a casa propria?

“Cambia il peso dato alle relazioni umane. Prima ero dietro le quinte, ora sono protagonista a tutto tondo. Posso dire che adesso non potrei proprio fare a meno di guardare in faccia la persona per cui cucino. E poi è bellissimo conoscere nuove persone. Sono diventata SoChef su invito della figlia di una mia amica. Lei lo faceva già da tempo, così ho pensato: perché non provarci anch’io? Con il sistema inventato da SoLunch mi sono trovata subito benissimo…”

 

Piatto che cucini più volentieri?

“Mi piace servire il cliente dal primo al caffè. Ma con un occhio speciale alla tradizione e al fatto che non escano da casa mia troppo gonfi. Quelle che prenotano su SoLunch sono generalmente persone che hanno una breve pausa pranzo, per poi ricominciare il proprio lavoro. Invece che spendere tanti soldi in un ristorante classico, si sono affezionati a questo tipo di soluzione tutta casalinga. La mia specialità è pasta e lenticchie. Successivamente servo un’insalata ben bilanciata e un po’ di frutta di stagione. E’ in questo modo che ottengo sempre un sorriso da parte loro e ciò mi rende felice.”

 

Ti ricordi il primo pranzo organizzato con SoLunch?

“Sì! Ero ovviamente emozionata, nonostante come vi dicevo sono una persona che ha sempre lavorato in questo settore. Avevo paura però di non piacere lavorando a casa mia, con gli strumenti di tutti i giorni. Invece hanno apprezzato subito. Il mio primo cliente è stato un giornalista. Abbiamo parlato del suo lavoro e io gli ho raccontato del mio… abbiamo trovato molti punti di contatto. Entrambi a modo nostro ricerchiamo la fiducia della gente e lavoriamo per la gente. E’ proprio così: SoLunch è condivisione e incontro, oltre che un’incredibile fonte di conoscenza.”

 

Quale SoDiner ti ha incuriosito di più?

“Mantengo un ricordo positivo di ogni situazione e di ogni cliente, o ospite come piace definirlo a me. Apro le porte di casa mia e ciò mi rende doppiamente felice e responsabile. Voglio che tutto sia perfetto anche se sono consapevole che il cliente entrando in casa altrui non si aspetta eccessivi formalismi. Ho capito ben presto che ciò che il cliente tipico di SoLunch desidera è piuttosto un po’ di calore, e tanta semplicità!”

 

Cosa provi nel cucinare per gli altri?

“Gioia e spensieratezza. Parto dal presupposto che mangiare in compagnia è più bello di farlo da sola. Mio marito lavora e dunque torna a casa la sera. L’alternativa sarebbe stare molto tempo sola, invece a pranzo mi sono creata questo passatempo prezioso grazie a SoLunch…”

 

Se dovessi elencare i veri vantaggi di SoLunch per te?

“E’ innanzitutto una fonte di condivisione. Senza eccessive aspettative da parte del cliente, e senza neppure rigidi orari. Cucino quando voglio e mi sento davvero me stessa… guadagno dando sfogo a tutta la mia voglia di comunicare con gli altri. E poi sono un po’ vanitosa… tutte le tovaglie su cui servo i miei piatti sono fatte a mano da me. Mi piace molto cucire, è un hobby che abbiamo tutti in famiglia. E quindi ho la possibilità di far osservare sempre le mie creazioni in qualche modo, ricevendo spesso molti complimenti. Come potrei altrimenti senza SoLunch?

 

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